Domina la valle di Lumezzane, eretto su un’impervia altura. Si tratta di una
struttura molto semplice e dal carattere rustico, costituita da due robusti
setti murari ad L che sorreggono
l’arco centrale a tutto sesto e la
copertura a capanna in legno a vista. Il semplice portale della chiesa è
incorniciato da una decorazione graffita nell’intonaco, estesa anche
attorno alle due finestrelle che consento la visione dell’interno.
Nonostante l’attuale uniforme tinteggiatura bianca, stesa
indiscriminatamente sull’intonaco rustico e sulle decorazioni, queste,
essendo graffite, sono ben leggibili a luce radente comprendendo la loro
ispirazione architettonica volta a nobilitare le aperture. Salita l’ampia
scalinata, si varca la soglia e ci si trova in uno spazio contenuto, di
grande semplicità, in cui emergono chiaramente le irregolarità della
struttura che si è adattata quanto possibile alle irregolarità della pietra
su cui è costruita. L’unica navata è divisa in due campate da un arco
traverso a tutto sesto posto a sorregge il semplice tetto a capanna, in
legno a vista, rifatto palesemente in epoca moderna. Nel fianco sinistro
dell’arco santo si apre la porta che conduce al robusto campanile che
caratterizza esternamente la chiesa. Il presbiterio della chiesa, a pianta
quadrangolare, è lo spazio più ricco artisticamente di tutto il tempio. Lo
spazio è caratterizzato da una semplice volta a crociera in muratura sulla
quale sono emersi alcuni affreschi del secolo XV. Sebbene danneggiati
dall’usura del tempo rendono ancora l’idea dell’impegno e del gusto che li
ispirarono.
Si tratta di quattro grandi figure ritraenti gli Evangelisti. Il fianco
destro presenta tracce della decorazione originale, coeva alla volta, nella
parte alta dove è, seppure mutilo, sopravvissuto il lunettone: vi è
raffigurata una bella Madonna che regge il Bambino. La parete di fondo del
presbiterio è dominata da una soasa lignea che sovrasta l’altare, con una
tela seicentesca che ritrae S. Bernardo abate in venerazione della Vergine
con il Bambino