Sentiero 393 ex 3V (tratto di competenza del C.A.I.   Lumezzane) - Santuario di Conche - Passo del Cavallo -  Corna del Sonclino - Passata Vallazzo.

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Profilo altimetrico 
Segnaletica

Dislivello in salita: m 1.350  - Tempo percorrenza: ore 6,00 - Variante bassa  Lunghezza: Km. 16,2 - Difficoltà:E
Variante alta Lunghezza: Km. 1,7 - Difficoltà:EE
 Località  Altitudine mt. Tempo percorrenza Lunghezza percorso    Note Foto
Santuario di Conche 1093 0,00 0,00 km.   Palo segnaletico  
Eremo San Giorgio 1125 0,45 2,00 km.   Palo segnaletico  
Passo del Cavallo 742 1,40 4,40 km.   Palo segnaletico  
Passo della Brocca 1163 3.00  8.70 km.  Palo segnaletico  
Passate Brutte 1283 4.10  11.20 km.   Palo segnaletico  
Corna del Sonclino 1352 5.00 13.80 km.   Palo segnaletico  
Passata Vallazzo 1185 6.00 16.20 km.   Palo segnaletico  

Il sentiero 3v sul tratto Valtrumplino prende la numerazione 393

Premessa: il Sentiero 3V, intitolato a Silvano Cinelli, è un lungo trekking di circa 145 km. che parte da Brescia, segue tutto il crinale Est della Val Trompia, arriva al Maniva toccando il punto più alto con il Monte Colombine (m. 2214) e ritorna a Brescia seguendo il crinale Ovest (Maddalena – Nave - Santuario di Conche – Sonclino - M. Ario – Maniva - M. Muffetto - M. Guglielmo – Polaveno - Madonna della Stella - Urago Mella).Il nostro territorio è interessato da buona parte della seconda tappa; inizia al Santuario di Conche, scende al Passo del Cavallo, risale alla Brocca e, passando dalla Corna del Sonclino, arriva fino alla Passata Vallazzo.Il percorso che presentiamo non ha particolari difficoltà; c’è però una Variante Alta facoltativa, molto più panoramica, che richiede un po’ di esperienza perché presenta alcuni brevi passaggi esposti.

Lasciato il Santuario di Conche (m. 1093) si prosegue su un comodo sentierino che, con brevi saliscendi, aggira a nord il Monte Fraine (m. 1053) e passa accanto al Monte Calone (m. 1119) tenendosi leggermente sotto la cresta, ora su un versante ora sull’altro, con una bella vista sulle valli di Caino e Lumezzane. Raggiunta una larga forcella (m. 1047), si sale poi all’antico Eremo di S. Giorgio (m. 1125), situato su un rilievo roccioso e circondato da faggi secolari. Dispone di un piccolo locale sempre aperto con fuoco, legna e una pompa a mano per l’acqua. Si scende ora verso est alla forcella divisoria con Monte Doppo (m. 1216) dove c’è un roccolo e, lasciati a destra i sentieri per Caino e poi per il monte Doppo, si piega a sinistra verso le Crocette di S. Costanzo che si raggiungono dopo una breve salita. Giunti sulla cresta si discende su un largo costone erboso (ampio panorama verso Lumezzane e i suoi monti); superato un roccolo e un panoramico dosso, il sentiero si abbassa sulla crestina di sinistra e raggiunge un secondo roccolo dove il sentiero si fa più marcato. Si incrocia un terzo roccolo e, sempre in ripida discesa, si arriva a una villa e si segue la stradina cementata di accesso alla stessa. Una stradina sterrata conduce poi al Passo del Cavallo (m. 742) e alla Chiesetta del Cristo dei Monti; poco prima una fontanella offre l’opportunità di fare rifornimento d’acqua.

Si attraversa la provinciale e si segue la strada asfaltata che sale. La si percorre per circa 2 Km, seguendo il segnavia bianco-azzurro; nei pressi di una villetta (circa m. 1000) con annesso posto di caccia (roccolo Cipriano) finisce la strada e inizia un sentierino che, a mezza costa, si dirige a un dosso panoramico. La veduta su Lumezzane è molto ampia e si riconoscono le cime del lato opposto (Doppo, Palosso). Ora si deve seguire a destra la traccia che sale ripida verso il Dosso Giallo all’inizio delle creste che fanno da spartiacque tra Val Sabbia e Val Gobbia, passando prima in un ampio roccolo detto la Pasadina e, con un sentiero erboso, si raggiunge la forcella di Prealba tra la Punta Camoghera (m. 1238) e il Monte Prealba (m. 1270). Piegando ora a sinistra si arriva velocemente alla località Brocca (m. 1163) dove c’è la lapide Ghidini-Zubani uccisi a 18 anni dai nazi-fascisti durante la Resistenza. Si lascia a sinistra la variante alta (per esperti) che ha dei passaggi impegnativi ed esposti e si segue a destra la strada sterrata che scende con alcune curve per raggiungere la località Sea (m.1069). A un tornante (freccia segnaletica) si prende un esile sentierino che entra nel fitto bosco di faggi e ontani; con un po’ di attenzione si possono notare ancora tracce delle piazzole per fare il carbone. Alcuni ripidi zig-zag risalgono a pochi metri dalla località Passate Brutte (m. 1283) dove il sentiero si ricongiunge alla Variante Alta proveniente dalla cresta.

Ora su stradina sterrata facile e pianeggiante si raggiunge una villetta e poi la strada cementata proveniente da Lumezzane che prosegue sul versante della Val Gobbia per tutto il Monte Ladino. Poco sotto il bivio sorge la Chiesetta degli Artiglieri eretta nel 1976 alle Poffe de Uciù. Sempre sulla strada si prosegue alzandosi verso destra passando accanto ad un grosso olmo e a una pozza (Prati di Vesso) e si raggiunge il bivio con il Casello (m. 1300), grosso fabbricato dominante tutta la valle. Dopo poche decine di metri si riprende il sentiero a destra e con un paio di tornanti si rimonta su un crinale verso un ripetitore TV e poi, con un breve traverso, si arriva alla Chiesetta degli Alpini al Campo del Gallo (m. 1290).Dalla Chiesetta in pochi minuti si raggiunge la cima della Corna del Sonclino (m.1352), punto più alto dei monti lumezzanesi con vasto panorama circolare a 360 gradi. Si scende ora alla sottostante casina e in poche decine di metri si raggiunge il Dosso dei 4 Comuni, punto d’incontro dei confini di Lumezzane, Marcheno, Sarezzo e Casto. Lasciando a sinistra il sentiero 362 che porta in località Grassi e a Lumezzane si prosegue a nord a mezza costa su sentiero che si fa pianeggiante e si raggiunge la Tesa Guizzi (m.1171), con annesso posto di caccia e, più avanti, la casa Crostelle. Il sentiero, ben evidente, prosegue alternando tratti a mezza costa ad altri in cresta, e raggiunge la Passata Vallazzo (m.1185)

Variante Alta (Passate Brüte)

Questa variante è riservata a persone esperte perché è caratterizzata da passaggi di roccia impegnativi ed esposti. Dalla Brocca (m.1163) inizia una piacevole e divertente cresta molto panoramica da percorrere con attenzione. Dopo alcuni passaggi il sentiero sembra fermarsi contro una roccia; si risale la breve balza rocciosa di 3-4 metri grazie a buoni appigli per poi passare attraverso una caratteristica strettoia (“la streta”) che si supera togliendosi lo zaino. Continuando sulla cresta si giunge così al Dossone di Facqua dove è stata collocata una statua della Madonna. Ci sono altri brevi passaggi esposti che si superano con buoni appigli; tra rocce sparse e scivoli erbosi si continua con leggeri saliscendi, fino ad arrivare alle Passate Brutte (m.1283) dove ci si ricongiunge al tracciato normale del 3V.


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