IL CASTELLO DELLE STREGHE

Falesie in Croazia               11 giugno 2006

1° GIORNO

 

            Partenza ore tre di venerdi notte, orario che funziona, bel gruppo di 14 persone.

            Viaggio fluido e senza problemi, dopo una sola breve sosta, verso le 10 di mattina siamo al mare.

            Albergo labirintico ma funzionale, immerso nel verde di una pineta che è stata la prima di tante sorprese per alcuni di noi che vedevamo il posto per la prima volta, e con un grande ulteriore pregio, era a pochi metri dal mare e con a disposizione un’enorme piscina con acqua di mare posta all'interno dello stesso bosco.

            Dopo la sistemazione dei bagagli partenza per la prima arrampicata guidati come sempre dai nostri Luca e Davide che avevano già tutto studiato e programmato.

            Persino troppo facile, basta una breve passeggiata sul lungomare che ti trovi davanti una falesia niente male! Troppo facile!

            E via, su e giù per belle rocce troppo difficili per me, ma che divertimento guardare gli occhi eccitati dei miei compagni d’arrampicata, stupendo vedere la felicità quasi palpabile intorno a noi.

            Un, bel miscuglio: mare, roccia, natura e noi, gruppo eterogeneo da 5 a 70 anni, tutti decisi a prenderci il massimo di piacere da questi 4 giorni di vacanza.

            Guardarle era una bellezza, rocce molto solide anche se a volte un poco unte per l'uso, bei tiri divertenti e sul sesto su per giù di difficoltà.

            E tutto questo con un mare sempre lì ad allettarci. Il mare con i suoi colori limpidi e la sua tranquilla benevolenza, proprio lui, che a volte  gioca brutti scherzi, ti fa sentire la voglia di divagare, di prenderti i tuoi momenti, anche tra un’arrampicata e l'altra. Pazienza, va bene anche così!

            Verso le due si va alla ricerca di cibo, basta poco da quelle parti per trovare un ristorantino a poco prezzo che ti offre pesce buono e ben cucinato.

            E' ovvio che ad alcuni di noi passi poi la voglia di arrampicare, è una vacanza o no!

            La sera dopo qualche nuotata e una cena simpatica in albergo facciamo un giretto  a Rovigno, un paese che merita una visita per il porto, le vie interne strette e colorate e dove la gente è disponibile e simpatica. Per alcuni con un enorme gelato, per altri con cozze e scampi  si chiude, tra un coro di risate, la prima giornata.

 

            2° GIORNO

 

            Dopo una bella dormita, più breve per chi ha scelto sveglia alle 6 per una corsa ed una nuotata, si riparte.

            Oggi entroterra. Alle 10 del mattino siamo davanti a maestose pareti articolate e solide che, presto si scopre, gradate da personaggi molto ottimisti. Certo, per alcuni capire facendola, che la via scelta come 5° è un 6° sicuro è un bello scherzo!

            Vie godibili comunque che solo a vederle viene voglia di toccarle e poi di provarle subito. Tanto meglio ! Si fanno ugualmente, anzi sono uno stimolo in più per i nostri magici ragazzi per mettersi alla prova e dare il meglio di se.

            Bello vederli: ragni, farfalline, bulldozer, folletti e ballerine, funamboli in erba abbarbicati su quelle pareti a compiere magie. Che sia una favola?

            Quando tutte, dico tutte, le vie sono state provate, nel tardo pomeriggio si torna a casa, anzi, ci s’infila in piscina, perchè non c'è di meglio di una nuotata per ristabilire l'equilibrio e ritrovare le forze per la botta di vita notturna.

            Tutto questo naturalmente sotto un sole battente contrariamente alle previsioni meteorologiche che erano pessime! Mi viene da pensare che il bel tempo abbia un occhio di riguardo per la bella gente del GAL. Quindi grande spreco di crema solare per evitare ustioni e litri infiniti d’acqua, anche perchè, tra fatica fisica e risate viene veramente sete.

            La cena, affamati come dei lupi, nonostante il menù un poco ripetitivo è parsa succulenta, e poi si va fuori, chi in paese in mezzo alla gente e chi a chiacchierare nel buio tranquillo del lungomare al limitare del bosco, tanto ombroso da scambiare costruzioni di sassi per uomini e confondere i sentieri che s’intersecano tra pini marittimi contorti e cespugli fitti ed odorosi.

 

            3° GIORNO

            Sveglia mattina presto, chi per la solita nuotata, veri temerari che l'acqua è gelida, chi per una bella corsa o un’energica passeggiata riva mare.

            E' obbligo spendere qualche parola sull'ambiente offerto dalla costa croata. Oltre al mare smeraldino che non riesce a nascondere un fondale limpido, suggestivo, pieno di rocce (sono anche li, ma è impossibile arrampicarcisi!) e di pesci,  è ricca di boschi lussureggianti. Il comune denominatore è uno: i colori. I due colori fondamentali sono il verde ed il blu in tutte le  sfumature possibili e che s’intersecano in giochi caleidoscopici. Mare e vegetazione si fondono e confondono come su una tavolozza ed i boschetti di contendono le sottili spiaggette con il mare protendendo pini marittimi contorti e spioventi direttamente sopra le onde leggere delle rive.

            E che dire dei sentieri, si rincorrono dentro e fuori tra bosco e mare e rivelano inaspettate radure, piccoli cottage, panchine e spiaggette che evocano atmosfere dannunziane e leggermente retrò di una tranquillità infinita.

            Pare che in questi luoghi il tempo si sia fermato e regali minuti di meditazione e riflessioni tra una via e l'altra.

            Ora partenza per il terzo itinerario, un fiordo lungo 16 chilometri in cui il mare s’insinua nella terraferma facendo il solito gioco di verdi e di blu, si chiama Limski Kanal, ed è bellissimo scendere per la montagna verso il mare avvicinandosi al fiordo che sarà poi lo sfondo, tra i rami della fitta vegetazione, per tutta la giornata d’arrampicate.

             E stupendo salire sulle pareti ripide e difficili, ma ben chiodate, ed in cima avere come "premio partita" un ciuffo di timo selvatico e la vista dell'acqua blu cupo laggiù in basso.

            Fronti di pareti eccitanti e bellissime in due siti diversi, che il secondo c’è proprio capitato sotto gli occhi passando! E' veramente incredibile.

             Verso il tardo pomeriggio si rientra, questa sera si torna a Limski Kanal per una cena di pesce luculliana. Con una cifra modesta, infatti, si mangia benissimo e si beve altrettanto. Tra risate mondiali è troppo tardi per una spedizione d’irriducibili sportivi, si torna in albergo.

 

            4° GIORNO

            Ultima giornata, si salutano i gabbiani che ci hanno fatto da colonna sonora con i loro versi striduli e la loro petulanza, gli scoiattoli, le gazze ed i merli, che raramente si possono ammirare così da vicino, il mare e tutto il resto e si parte di malavoglia.

            Pare impossibile, ma anche gli arrampicatori più inflessibili del nostro gruppo sono tanto attirati dal mare da chiedere tempo per godere ancora un poco della bellezza di quei luoghi.

            Ma la tabella di marcia è da rispettare! C'è una missione esplorativa da compiere, questa volta in Solvenia e non si può mancare.

            Tutti assieme quindi si marcia su per i pendii sloveni alla ricerca!

            Premiati alla grande troviamo un fronte di falesie da rimanerci un mese, vie di tutti i generi e di tutte le difficoltà ombreggiate da piante e cespugli così fitti da non sentire nemmeno il caldo del mezzogiorno. Una meraviglia.

            Su con le corde, funamboli e ballerini sempre in competizione con la gravità terrestre, sospesi  in equilibrio precario ma sicuri di se stessi e della forza, sopratutto interiore, matti forse, ma sicuramente felici.

            Belli i nostri ragazzi, Andrea, Paola, Daniela, Riccardo, Davide jr., seri e posati ma pronti a sorrisi che illuminano il mondo circostante dandoti la certezza che, guardando i loro occhi il futuro è certo ed in buone mani.

            Ed io, oramai quasi fuori dal gioco, mi ritrovo a scrivere di loro, figli miei fortunosamente trovati, con un'allegria da madre/amica che mi consola.

            Si riparte con le ossa rotte ed i muscoli provati dalle troppe vie, ma con la voglia di tornare a provarne altre tutti assieme.

            E' certo però che un gruppo così, partendo da Andrea Jr. ed arrivando a Saveria, difficilmente si trova. 

            Solo arrivederci quindi alla prossima avventura croata.

                                           Marina Livella