preclude ogni visuale, tracciamo la via su neve non troppo compatta cercando di stare il più possibile sulla cresta fino a che, dopo un paio di dossi, Davide intravede la Croce di vetta. Sono quasi le 11.00, una stretta di mano, un bacio a Loredana e anche Marco, dopo poco, ci raggiunge. Ci sono abbracci e baci anche per lui. Un panino, la foto di gruppo e si decide di scendere dalla via normale alla bocchetta del Monte Nero. Appena superato il Bivacco Orobica incontriamo parecchi alpinisti in cordata impegnati sulla salita, alcuni imprecavano a causa dei passaggi impegnativi, ma probabilmente esageravano. Noi scendiamo con un po' di attenzione sugli sfasciumi, imbocchiamo un traverso ghiacciato e ci arrampichiamo fino su alla bocchetta, su roccette coperte di neve. Scendiamo velocemente fino ad un bel "canalino" di quelli che piacciono a me, da fare tutto all'indietro. Arriviamo alla Bocchetta Monte Nero grazie ad una lunga scala metallica, qualche pezzo di cordine fisse e poi su una traccia quasi inesistente di sentiero molto franoso e ripido giungiamo al nevaio sottostante, ed infine, per altri nevai, giungiamo al Rifugio Segantini. Una sosta davanti a lemonsoda e birre e dico a Davide "certo che non l'ho mica visto il panorama, mi toccherà tornarci magari per la nord." Ripartiamo, arrivati infine alla macchina ci cambiamo e dopo circa 9.30 ore di camminata ci mettiamo in viaggio verso casa. Voglio ringraziare i miei amici e compagni per la bella giornata passata con loro e sopratutto grazie Gal di esistere. Stefano P. |
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